Recensione Aquacomputer Cuplex Kryos NEXT

Il mondo dei sistemi di raffreddamento a liquido personalizzati, custom o aftermarket che dir si voglia, ha da sempre rappresentato il vertice a cui ogni singolo appassionato del campo IT aspira; una sorta di sfida che pone un punto fermo verso quelle che sono le proprie capacità sia lato hardware che software.

Molteplici sono infatti le conoscenze che un impianto di tale categoria richiede per poter essere installato correttamente spaziando da una accurata pianificazione teorica a cui si deve affiancare una altrettanto accurata realizzazione pratica pena l'ottenimento di prestazioni inferiori a sistemi ben più economici o peggio l'uscita di liquido direttamente sull'hardware con le conseguenze del caso.

A ciò negli ultimi anni si è affiancato tutto un filone complementare che ha visto l'avvicinamento massiccio di tutta una serie di sensori volti alla monitorizzazione del proprio impianto fornendo in tempo reale all'utilizzatore parametri vitali quali temperatura dell'acqua, temperatura dell'aria, giri motore di ventole e pompa, portata e persino sensori di pressione e di livello.

Tra le case più attive in tal senso svetta sicuramente Aquacomputer, azienda Tedesca con esperienza decennale nel campo, che ha fatto del controllo degli impianti di raffreddamento a liquido un vero e proprio dogma aziendale tanto che ad oggi vanta un parco di sensori termici, sensori di massa, sensori di flusso, sensori di pressione, led, controller RGB, circuiti di potenza e persino BUS dati e schermi OLED dedicati che la rendono l'azienda esponente del mercato di riferimento grazie anche al proprio cavallo di battaglia a nome Aquaero che ha letteralmente spianato la strada all'elettronica a partire dalla quarta generazione presentata ormai quasi otto anni fa.

Se però dal lato del controllo e della programmazione lato "client" Aquacomputer ha sempre tenuto saldamente in mano il pallino della situazione, c'è un aspetto che ormai da diversi mesi chiedeva disperatamente a gran voce un restauro.
Parliamo ovviamente del waterblock per CPU che vedeva l'ormai vetusto Cuplex Kryos arrancare nei confronti della diretta concorrenza sempre più agguerrita ma soprattutto aggiornata sia con le nuove tecnologie di fluidodinamica che di costruzione, le quali grazie allo "skiving" (asportazione mediante raschiatura ndr.) permettono di ricavare sul coldplate matrici dissipanti dal basso coefficiente di resistenza termica, elevata densità lamellare, basso restringimento e quindi elevate portate, fattori che se messi assieme confezionano un grado di performance inarrivabili dalla precedente generazione di waterblock messa all'angolo in alcuni casi persino dai sempre più moderni sistemi AIO muniti delle nuove tecnologie.

La risposta di Aquacomputer a questo arrembaggio prende il nome il Kuplex Kryos NEXT e l'articolo di oggi in anteprima per l'Italia verterà proprio su di lui.

Seguono le specifiche tecniche dichiarate dal costruttore.

aquacomputer
AQUACOMPUTER cuplex kryos NEXT 115* nickel/nickel
Peso ≈400 grammi
Materiali rame, acciaio, nickel, elastomeri
Backplate Acciaio
Rivestimento backplate guaina dielettrica
Oring di tenuta Nitrile NBR 70 / nero
Top rame + nickel
Rivestimento coldplate Nichel
Filettatura raccordi 2x G ¼ inch (DIN ISO 228-1)
Distanza filettature 28mm
Sistema di ritenzione Proprietario
Socket compatibili INTEL:1150, 1151 1155 e 1156
Pasta termoconduttiva di serie Thermal Grizzly Kryonaut ≈0.5gr

cuplex kryos next cu copertina  cuplex kryos next vario ni copertina

 

 


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