Recensione Scythe Mine 2

Nel corso dei primi mesi del 2011, Scythe ha portato alcuni cambiamenti al proprio listino vendite rinnovando parte della propria offerta dei sistemi di raffredamento ad aria rivolta ai consumatori.

Uno di questi cambiamenti è stata l'introduzione a catalogo di un nuovo dissipatore ad aria di fascia alta portando la serie "Mine", introdotta oltre due anni fa, alla sua seconda generazione.
La serie In oggetto si è sempre dimostrata come la serie con cui la casa nipponica opta per una soluzione composta da un design a doppia torre parallela raffreddata da una ventola posta centralmente, tale layout utilizzato ormai anche da diversi costruttori, viene sempre più utilizzato per i prodotti di fascia alta.
Scythe, con questa seconda generazione non snaturalizza la forma del "Mine" che, come tale, rimane simile alla precedente ma, come per l'automotive, la sviluppa e ne introduce nuove tecnologie; sviluppate ed implementate su soluzioni similari del marchio.
Esse sono frutto di anni di ricerca nel campo dell'air cooling e permettono al nuovo Mine 2 di essere competitivo con i recenti prodotti immessi sul mercato dagli avversari, sfruttando implementazioni come l'F.M.S.B.3., acronimo di "Flip Mount Super Back-plate 3" un sistema di ritenzione di ultima geneazione che garantisce un perfetto centramento e pressione da parte del dissipatore sul processore.

Prima di addentrarci ulterioremente nell'articolo, ci soffermiamo come nostro solito, alla presentazione dei dati tecnici dichiarati dal costruttore: