Recensione Phobya G-Changer 480 Rev 1.2 Black

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Dopo aver recensito interamente le serie di radiatori proposte dalla Alphacool, torniamo oggi a parlare nuovamente della Phobya, ma sempre della categoria radiatori. Sappiamo bene che sono due i componenti che influiscono maggiornamente sulle performance complessive del proprio impianto: il waterblock ed il radiatore. Avere una pompa sottodimensionata, e quindi un flow rate un po' più basso della norma, non porta gravi danni, che invece sono riscontrabili se andiamo a sottodimensionare troppo il radiatore.

Per chi ha la necessità di utilizzare ventole a bassi RPM o per chi deve far fronte ad elevati carichi in termini di wattaggio, spesso un triventola non basta: ma sul mercato si stanno affermando sempre di più radiatori con tagli superiori al triventola, misura che prima era considerata la massima possibile. Nel corso di questa recensione andremo ad analizzare il Phobya G-Changer 480 Rev 1.2 Black, ovvero il radiatore quadriventola per fan da 120mm di casa Phobya.

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Sul retro della confezione del radiatore troviamo le principali caratteristiche tecniche che riportiamo in basso:

Phobya G-Changer 480 Rev 1.2 Black


- Materiali: lamelle in rame, canaline e camere in ottone
- Finitura: nero opaco
- Struttura interna: doppia fila di canaline con tecnologia G-Channel e configurazione "u-flow" a due passaggi
- Connessioni: 4 connessioni da 1/4"G
- Montaggio ventole: anteriormente e posteriormente (per montare fino a 8 ventole), 16 x 2 fori con filetto M3
- Struttura lamellare: 9/10 FPI (Fins Per Inch)
- Spaziatura fori per le ventole: 15mm
- Bundle: radiatore, 4 antivibratori per le ventole e viteria assortita
- Peso: approssimativamente 2100g
- Dimensioni: 532mm x 125mm x 60,2mm
- Garanzia: 3 anni
- Distacco di 10mm che intercorre tra la superficie dissipante e la struttura esterna del radiatore
- Vite per lo sfogo dell'aria sul top del radiatore
- Testato ad una pressione pari a 2 bar


Identicamente alla versione triventola, il radiatore si presenta con una confezione in cartone dalla grafica molto ben curata: sul frontale troviamo una presentazione del prodotto in aggiunta al logo della Phobya e al titolo del radiatore, sui 2 lati  più lunghi troviamo le specifiche teniche scritte in molte lingue tra cui l'italiano mentre sui due più corti il sito della Phobya insieme al proprio logo, infine sul retro troviamo una descrizione ed una presentazione approfondita del radiatore insieme alla specifiche tecniche scritte in inglese.

 

 

 

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All'interno della confezione troviamo il radiatore vero e proprio ben protetto da una pellicola a bolle d'aria, 4 antivibratori in gomma per le ventole da 120mm e due pacchetti contenti due bustine di viteria assortita.

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La viteria proposta è davvero completa: 16 viti M3 lunghe 8mm, 16 viti M3 lunghe 30mm e 16 viti M3 lunghe 35mm.

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Attraverso queste viti è possibile montare praticamente qualsiasi ventola da 120mm sul radiatore in questione. Oltre a queste viti è presente anche una vite di ricambio con oring del foro destinato allo spurgo dell'aria. Ottimo quindi il bundle, che offre tutto il necessario per montare nel migliore dei modi le ventole sul proprio G-Changer.


Il Phobya G-Changer 480 Rev 1.2 Black si presenta all'utente come un prodotto ben realizzato, con un'ottima finitura in nero opaco prova di difetti ravvisabili. Per quanto riguarda la struttura interna, questo radiatore presenta una doppia fila di canaline (2-rows) nella classica configurazione u-flow a 2 passaggi. Poichè sulla superficie dissipante sono presenti 12 canaline, il numero totale delle canaline interne del radiatore è quindi pari a 24. Le canaline utilizzano inoltre la tecnologia G-Channel: ogni singola canalina è suddivisa internamente da una serpentina, aumentando di conseguenza la superficie di contatto con il liquido al fine di migliorare lo scambio termico complessivo. Per quanto riguarda i materiali utilizzati invece, le lamelle sono realizzate in rame mentre le canaline e le camere con le connessioni sono realizzate in ottone.

 

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Ben studiata la zona relative alle camere che presentano 4 connessioni da 1/4"G, due per ogni camera. In un'integrazione interna fa sempre comodo avere, oltre alle due classiche connessioni perpendicolari alle camere altre due connessioni parallele alle camere del radiatore, che consentono all'utente una maggiore manovra e personalizzazione del loop del proprio impianto.

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Le connessioni presentano inoltre 4 tappi in plastica nera da 1/4"G, che consentono di chiudere le eventuali connessioni che non si ha intenzione di utilizzare (2 tappi sono provvisti di o-ring, mentre gli altri 2 no). Molteplici sono le configurazioni che si possono utilizzare: è possibile inserire i raccordi di ingresso e di uscita sulle connessioni perpendicolari alle camere, oppure su quelle parallele alle camere del radiatore. E' anche possibile posizionare l'ingresso su una connessione perpendicolare e l'uscita su una parallela, ma solo se i due raccordi non sono posizionati sulla stessa camera del radiatore. Dai due lati più lunghi del radiatore possiamo apprezzare lo spessore pari a 6cm, lati che non presentano particolari caratteristiche se non il logo Phobya. Da segnalare, la spiaziatura di un centimetro tra la struttura che presenta i fori per montare le ventole e la superficie dissipante vera e propria (presente sia sul fronte che sul retro). E' come se ci fosse un piccolo convogliatore per le ventole offerto dal radiatore stesso, spaziatura che tra l'altro rassicura i più paurosi nell'utilizzo di viti leggermente più lunghe (cosa che comporta, in alcuni radiatori, la foratura della canalina).

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Sul retro così come sul fronte troviamo i 16 fori con filetto M3 che consentono di montare le 4 ventole da 120mm. Questo consente non solo di scegliere quale lato utilizzare per montare le ventole, ma anche di montare fino a 8 ventole da 120mm sul singolo radiatore, in configurazione meglio nota come "a panino" (push/pull). Perfetta la lavorazione di questo radiatore, esente da qualsiasi tipo di difetto.

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Sul top del radiatore troviamo invece, oltre al logo Phobya, la vite che, se svitata leggermente, consente lo spurgo dell'aria ad impianto avviato.

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Il fan spacing relativo ai fori per le ventole è classico, pari a 15mm, mentre la struttura lamellare presenta una densità di circa 9/10 FPI.

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fpi_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black_

lamelle_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black_

Ho quindi montato i raccordi e ho pulito a dovere i radiatori seguendo la procedura di pulizia descritta nella sezione guide del sito. Nella pulizia è stata riscontrata una colorazione fortemente bluastra dell'aceto.


Preliminarmente è stato effettuato il test della portata seguendo la relativa metodologia di test. I risultati ottenuti sono riassunti nelle tabelle sottostanti.

 

 

 

 

 

tabella_portata_test_1_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

tabella_portata_test_2_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

tabella_portata_test_average_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

La media dei risultati visualizzata nel grafico sovrastante ha portato alla costruzione della seguente curva caratteristica.

PSI --> LPH

grafico_portata_x_psi-lph_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

Infine è stato tracciato un grafico comparativo con alcuni radiatori testati nel lab.

comparativa_portata_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

Ottimi i dati della portata riscontrati con il Phobya G-Changer 480 Rev 1.2 Black, che si piazza come radiatore meno restrittivo sia della versione triventola che del quadriventola per ventole da 140mm della serie G-Changer. La curva è molto vicina a quella dell'Alphacool NexXxos Xtreme III Rev. 2, quindi possiamo dire che ci troviamo davanti ad un radiatore poco restrittivo. Abbiamo quindi testato la comunicazione delle due camere del radiatore, seguendo la scia del recente articolo proposto sulla perdita dei radiatori. Il Phobya G-Changer 480 Rev 1.2 Black è risultato immune al problema.

leak_test_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black


Sono quindi stati effettuati i test prestazionali seguendo l'aggiornata metodologia di test corrispondente. I dati rilevati sono stati i seguenti.

 

 

 

 

 

Scythe Ultra Kaze DFS123812H-3000

tabella_prestazioni_UK_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

I dati rilevati hanno portato alla costruzione della seguente curva caratteristica.

C°/W --> RPM

curva_prestazioni_cw_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

Delta T (300W) --> RPM

curva_prestazioni_delta_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

In basso potete invece leggere il carico in watt gestito dal radiatore al variare degli RPM per ottenere un delta T esatto di 2,5°, 5° o 10°.

2,5° Delta

watt_1_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

5° Delta

watt_2_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

10° Delta

watt_3_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

Infine abbiamo comparato le prestazioni ottenute dal Phobya G-Changer 480 Rev 1.2 Black a quelle ottenute con alcuni dei radiatori più performanti testati nel lab.

Delta T --> RPM @ 600RPM (300W)

barre_600_rpm_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

Delta T --> RPM @ 800RPM (300W)

barre_800_rpm_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

Delta T --> RPM @ 1200RPM (300W)

barre_1200_rpm_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

Delta T --> RPM @ 1600RPM (300W)

barre_1600_rpm_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

Delta T --> RPM @ 2000RPM (300W)

barre_2000_rpm_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

Delta T --> RPM @ 2700RPM (300W)

barre_2700_rpm_Phobya_G-Changer_480_Rev_1.2_Black

Non avendo un radiatore di pari taglia da confrontare (anche perchè il Phobya G-Changer 560 Rev 1.2 Black monta ventole da 140mm), abbiamo confrontato il Phobya G-Changer 480 Rev 1.2 Black con i radiatori più performanti arrivati finora nel lab. Rispetto alla versione triventola, il G-Changer 480 guadagna da un massimo di quasi 4° ad un minimo di 4 decimi andando dai bassi agli alti RPM. Avere un quadriventola di questo calibro rispetto ad un triventola aiuta quindi molto in quei casi dove l'utente ha scelto del silenzio una peculiarità di cui non può fare proprio a meno, in un sistema pensato per raffreddare sia il processore che la scheda video (anche se sappiamo bene che la cosa è molto variabile, dipendente da processore a processore e da scheda video a scheda video). Più basso il distacco rispetto ad un radiatore triventola per ventole da 140mm come l'Airplex Revolution: ovviamente diminuendo la differenza della superficie dissipante va ad assottigliarsi anche il delta ai vari RPM, spaziando, da quelli bassi a quelli alti, da un massimo di 2,5° circa fino ad un sostanziale pareggio a 1600RPM dove l'Airplex inizia a guadagnare qualcosa, fino a distaccare il G-Changer 480 di poco più di 2 decimi di grado a 2000RPM. Contate sempre che stiamo parlando di radiatori diversi testate con ventole diverse. Di un altro livello il Phobya G-Changer 560, che stacca il 480 di circa 2,7° ai bassi RPM fino a 0,9° agli alti RPM: ma parliamo sempre di radiatori di taglia diversa. Interessante il dato sui watt. Con il Phobya G-Changer 480 Rev 1.2 Black è possibile ottenere due risultati molto significativi:

1) Un delta di primissimo livello (2,5°) dissipando la sola CPU (qui dipende dal wattaggio, ma bene o male si può caricare qualsiasi CPU anche sotto pesante overclock) anche a medi RPM

2) Un delta di ottimo livello (5°) dissipando una CPU e una VGA (anche qui siamo nel variabile...e dipende da caso a caso) sempre ottenuto nel range dei medi RPM

Se invece vi accontentate di performance meno significative (delta di 10°), a questo radiatore potete dare in pasto anche un sistema a 3 VGA.


La presentazione del Phobya G-Changer 480 Rev. 1.2 Black è davvero ottima così come il bundle: viteria completa e antivibratori di serie. Ottima la finitura in nero opaco priva di qualsiasi difetto ravvisabile, molteplici le funzionalità: vite di sfogo per l'aria, 4 connessioni sulle due camere che consentono una personalizzazione completa dell'ingresso/uscita del liquido, "convogliatore" di 1cm tra superficie dissipante e struttura esterna, possibilità di montare le ventole sul fronte e/o sul retro attraverso viti M3 e fan spacing classico di 15mm. Tutto questo viene coniugato con una portata discretamente bassa per un radiatore quadriventola, meno restrittivo addirittura della versione triventola della stessa serie. Un po' difficile dare un giudizio sulle performance non avendo un radiatore di pari taglia con cui fare un confronto. Tuttavia, limitatamente a quanto analizzato in termini di wattaggio, si può dire che ci troviamo davanti ad un radiatore che riesce tranquillamente a far fronte anche ad elevati carichi. La misura è inoltre la massima consentita per un'integrazione interna, almeno per la maggior parte dei case. Le performance ottenibili con il G-Changer 480 ai medi RPM sono di assoluto rilievo se gli abbiniamo il solo processore e di ottimo rilievo se gli diamo in pasto anche una VGA di medio/alto wattaggio. Il Phobya G-Changer 480 Rev. 1.2 viene anche venduto ad un prezzo competitivo pari a 79,90€, 10 euro in più della versione triventola. (Si sottolinea che l'award sulle prestazioni è attribuito limitatamente al discorso fatto sopra, ovvero nei termini di wattaggio potenzialmente dissipabile dal radiatore)

 

Nome prodotto PRO CONTRO Eventuali Award
Phobya G-Changer 480
Rev. 1.2 Black

+ Ottima presentazione e bundle completo
+ Prodotto ottimamente realizzato
+ Vite di sfogo per l'aria
+ 4 connessioni da 1/4"G
+ "Miniconvogliatore da 1cm di serie"
+ Fori M3 per le ventole presenti sul fronte
e sul retro
+ Fan spacing classico di 15mm
+ Leak assente tra le due camere
+ Ottime performance


- Nessuno

ct_high_performance

ct_silver_technical

Si ringrazia Aquatuning nella persona di Christian Schultze per averci fornito il sample oggetto della recensione.

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