La giovane Raijintek allarga il suo catalogo di prodotti dedicati al liquid cooling con l'aggiunta di una famiglia dedicata ai sistemi custom; tra le nuove proposte analizziamo in queste pagine tre waterblock della serie Atlantis DIY, il CWB-C1, il GWB-C1 e il VWB-C1, pensati rispettivamente per raffreddare la CPU, la GPU e i VRM delle schede madri.
Raijintek non è nuova nel mondo del raffreddamento in generale, sia ad aria che a liquido; seppure non vanti tutta l'esperienza che possono sfoggiare altre case, il suo catalogo di prodotti è popolato da numerosi modelli e diverse soluzioni, in grado di soddisfare le più svariate esigenze.
Oltre che ai sistemi ad aria, la casa di taiwan si è fin da subito interessata anche al mondo del liquid cooling e in questo ultimo periodo sta spingendo sempre più in questa direzione a causa di una crescente diffusione di questi sistemi anche tra gli utenti meno smaliziati.
Oltre alle soluzioni AIO già a disposizione per il pubblico, l'ultima novità è infatti la serie Atlantis DIY, pensata espressamente per chi vuole cimentarsi con gli impianti a liquido custom, da montare pezzo dopo pezzo. A parte radiatori e raccordi, la famiglia è già completa di tutto il necessario: dalla pompa, ai tubi, passando per acqua e vaschette. Abbiamo oggi il piacere di studiare a fondo i tre waterblock della famiglia Atlantis; si parte da quello per la CPU, di nome CWB-C1, per poi considerare quello per le schede video, il GWB-C1 e per finire quello dedicato alle sezioni di alimentazione delle vostre schede madri, il VWB-C1.
Sono tutti realizzati interamente in rame e rifiniti da una copertura in nichel anti-corrosiva; se il waterblock per la CPU è totalmente smontabile, come norma nelle soluzioni più moderne, al contrario gli altri due sono saldati, cosi da evitare qual si voglia problema di trafilamento. Per la massima compatibilità con gli accessori oggi giorno diffusi in commercio, sono tutti dotati di fori con la classica filettatura G 1/4", di fatto lo standard, e adottano sistemi di ritenzione che li rendono adattabili a più socket, a diverse GPU e ad un discreto numero di schede madri.
Il mercato dei waterblock è già ricco di varie soluzioni di alto livello, sia dal punto di vista tecnico che in termini di prestazioni pure; sarà interessante valutare dove si collocano le tre proposte di casa Raijintek in questo contesto.
Di seguito le caratteristiche tecniche dei tre waterblock.